Dall’intelligenza artificiale ci si aspettano grandi potenzialità, anche poter definire una strategia terapeutica precoce e su misura in tumori importanti, come il cancro del colon-retto. Con quale efficacia? Prova a rispondere a questo quesito cruciale il progetto di ricerca “Intelligenza artificiale per prevedere la prognosi e la risposta alla chemio-radioterapia nel cancro del colon-retto attraverso l’analisi dell’espressione dei fibroblasti e dei macrofagi associati al cancro”, sviluppato dal dottor Antonino Spinelli, Responsabile di Unità Operativa, Chirurgia del Colon e del Retto dell’Irccs Istituto Clinico Humanitas, Rozzano, Milano
Un tumore ‘big killer’ a larga diffusione. Il cancro al colon-retto (CRC), secondo i dati de “I numeri del cancro 2021” è causa ancora di 21.700 decessi, di cui 11.500 fra gli uomini e 10.200 donne, stimati solo per il 2021, e resta uno dei tumori più frequenti a livello mondiale, in aumento anche nelle fasce di popolazione con meno di 50 anno. In queste forme è specificatamente definito cancro colorettale precoce, EOCRC. CRC e EOCRC hanno una base comune, condividono molti dei meccanismi molecolari che inducono l’insorgenza e la progressione della malattia. Di questi “trigger”, alcuni sono prevalenti proprio nei pazienti giovani. A fronte di questa evidenza è interesse della ricerca comprendere la ‘miccia’ che favorisce la formazione di recidive precoci, come le variabilità individuali nella risposta ai trattamenti chemioterapici.
L’ipotesi. È noto che a un certo momento, questo tipo di cancro sfugge alle difese, creando attorno a sé un microambiente ideale per crescere e proliferare. Pare che in questo processo di sviluppo fibroblasti (CAF) e macrofagi associati al tumore (TAM) svolgano un ruolo chiave, così come nella resistenza ai farmaci. Aspetto quest’ultimo che potrebbe correlare con la (minor) risposta alla terapia e con l’aggressività del tumore. La ricerca si affida all’Intelligenza Artificiale per dipanare il bandolo del quesito e sviluppare, dunque, strumenti di prognosi e risposta alla chemio-radioterapia, così da definire una strategia terapeutica precoce e su misura per questo tumore “big killer”.
Il progetto, cui è associato il 5×1000 di Humanitas, sarà sviluppato nel numero di E-Health di… Non perderlo!
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