L’Intelligenza Artificiale (IA) sta acquisendo sempre più rilevanza in ambito clinico. Lo dimostrano studi, tecnologiche che si avvalgono di questo “mezzo” a scopo predittivo, diagnostico, terapeutico. In questa direzione il dottor Antonio Voza, responsabile dell’Unità Operativa di Medicina d’urgenza dell’Irccs Istituto Clinico Humanitas, Rozzano (Milano), ha avviato un progetto che intende indagare la presenza di possibili predittori precoci di mortalità in pazienti che accedono al Pronto Soccorso, ricorrendo anche all’IA.
Il tempismo che fa la differenza. Disporre di “marcatori” in grado di predire la progressione di una malattia apparentemente benigna al primo approccio verso una evoluzione severa, potenzialmente letale, permette di avviare trattamenti mirati che salvano la vita, fin dal primo accesso la pronto soccorso, cambiandone in buona sostanza il decorso e la prognosi infausta. Un obiettivo che potrebbe essere possibile grazie anche al ricorso all’IA, in un’ottica di medicina di precisione.
La medicina ad “personam”. Personalizzata e di precisione: è questa la direzione oggi intrapresa dalla medicina e dall’approccio al paziente. Se il concetto di medicina personalizzata è ormai sdoganato, è meritevole chiarire gli strumenti e gli obiettivi della medicina di precisione. Essa rappresenta quell’insieme di strategie di prevenzione e trattamento che tengono conto della variabilità individuale; si tratta cioè di una medicina, che unendo diagnostica e terapia in modo iper-specializzato riesce a curare ciascun paziente in modo individuale e specifico.
Le potenzialità della medicina di precisone. Su questa branca della scienza medica, ricerca e clinica stanno investendo molto e le attese sono elevatissime. Correlano soprattutto alla capacità della medicina di precisione diguidare le decisioni sanitarie verso il trattamento più efficace per il singolo paziente e, quindi, di migliorare la qualità della cura evitando di ricorrere a terapie e test diagnostici non necessari.Oggi la combinazione dei progressi tecnologici nella chimica molecolare, nell’automazione dell’analisi, nella memorizzazione e nella trasmissione di dati e nella matematica computazionale permette di quantificare decine di migliaia di analisi da un singolo campione di paziente. E l’IA può ulteriormente potenziare questo obiettivo.
Medicina di Precisione e IA. Lo scopo della “nuova” medicina è di introdurle e farle interagire nella gestione dei pazienti che accedono specificatamente al Pronto Soccorso. Come? Sviluppando algoritmi predittivi dei risultati per pazienti affetti da malattie dipendenti dal tempo, come sepsi e insufficienza respiratoria da infezione polmonare, utilizzando parametri clinici, parametri strumentali e biomarcatori raccolti al momento dell’ammissione in Pronto Soccorso.Il progetto, cui è associato il 5×1000 di Humanitas, sarà sviluppato nel numero di E-Health di… Non perderlo!
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